Di Carlo Bernabei
I sintomi di infarto vengono sottovalutati se insorgono
gradualmente Le persone che hanno un infarto con sintomi a insorgenza lenta spesso cercano aiuto dopo un periodo di tempo troppo lungo dal momento in cui si è verificato l’evento, secondo uno studio pubblicato sullo European Journal of Cardiovascular Nursing.
I ricercatori hanno infatti rilevato che i pazienti con insorgenza graduale dei sintomi hanno impiegato fino a otto ore per ottenere cure mediche mentre quelli che hanno sofferto di una sintomatologia acuta e intensa solo 2,6 ore. «Ovviamente entrambe le presentazioni costituiscono un’emergenza medica e richiedono aiuto urgente, ma il nostro studio mostra che i sintomi graduali spesso non vengono presi sul serio» afferma Sahereh Mirzaei, della University of Illinois a Chicago, negli Stati Uniti, che ha diretto il gruppo di lavoro.
Gli autori hanno eseguito un’analisi secondaria di uno studio prospettico multicentrico condotto in quattro regioni degli Stati Uniti, che ha incluso 474 pazienti trattati al pronto soccorso con una sindrome coronarica acuta (infarto del miocardio e angina instabile). Nel complesso, il tempo mediano tra la presentazione dei sintomi e l’arrivo in ospedale è stato di quattro ore.
I sintomi si sono manifestati in modo acuto nel 56% dei pazienti e sono emersi gradualmente nel 44% degli stessi. In più della metà (54%) degli uomini con insorgenza improvvisa di sintomi e diagnosi di infarto miocardico con elevazione del tratto ST (STEMI), i sintomi sono comparsi dopo uno sforzo fisico. «Gli uomini con cardiopatia
ischemica o con fattori di rischio come ipertensione, diabete, colesterolo alto o storia familiare di malattie cardiache devono essere consapevoli del fatto che il dolore toracico o il malessere dopo uno sforzo fisico potrebbe essere segno di un attacco di cuore» spiega Mirzaei. Inoltre, lo studio ha evidenziato che l’utilizzo di un’ambulanza è stato associato a un intervallo più breve tra l’inizio dei sintomi e l’arrivo in ospedale, ma che un numero considerevole di persone ha preferito recarsi in ospedale con i propri mezzi. «Il dolore o il fastidio al petto, sia che si presenti in maniera grave e improvvisa o lieve e graduale, non deve essere ignorato.
I sintomi che devono allarmare possono includere anche dolore alla gola, al collo, alla schiena, allo stomaco o spalle, e il dolore può essere accompagnato da nausea, sudore
freddo, debolezza, respiro corto o paura. È essenziale chiamare subito un’ambulanza, perché prima si riceve aiuto, migliore è la prognosi» concludono gli autori.